La nostra scuola è stata, è e sarà sempre un PRESIDIO DI PACE.

Tutte le bambine ed i bambini, le alunne e gli alunni, le studentesse e gli studenti, insieme ai loro insegnanti, alla Dirigente Scolastica, dott.ssa Cinzia Meatta, e al personale ATA stanno dando il loro contributo alla popolazione ucraina colpita dalla guerra con varie attività.

L’Istituto Comprensivo di Acquasparta ha risposto prontamente all’invito della Dirigente Scolastica, dott.ssa Cinzia Meatta, a promuovere una profonda riflessione su una conquista fondamentale del nostro Stato: quella della PACE, che non va mai data per scontata. 

Mentre in Europa soffiano venti di guerra, tutto il personale scolastico, i bambini, gli alunni e gli studenti dell’istituto hanno voluto stringersi attorno alle vittime di ogni conflitto e dare ancora più fortemente voce alle parole dell’articolo 11 della Costituzione italiana: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…”.

Ma, come si spiega la guerra a dei bambini e a dei ragazzi? 

Non è facile parlare della durezza, della crudeltà, della disumanità di ogni atto bellico… 

Però la scuola ha tanti alleati, tante risorse che possono aiutarla a far comprendere anche le parole più difficili e dure. 

Ci si è rifatti a Maestri come Gianni Rodari che, con la leggerezza che solo i grandi sanno avere, può far capire anche ai piccoli che la pace va costruita, protetta e che la guerra può essere sconfitta, derisa, annullata da un cannone che spara il suono di mille campane a festa!

Ad educatrici come Maria Montessori che scriveva che “tutti parlano di pace ma nessuno educa alla pace. A questo mondo, si educa per la competizione, e la competizione è l’inizio di ogni guerra. Quando si educherà per la cooperazione e per offrirci l’un l’altro solidarietà, quel giorno si starà educando per la Pace”.

A missionari della nonviolenza come Alex Zanotelli che ci invita ad “avere il coraggio di una scelta radicale di non violenza. Questo sistema è violento per natura. Noi dobbiamo costruire un sistema non violento, una civiltà della tenerezza.”

Riflettendo a vario modo in relazione all’età, le bambine e i bambini delle nostre Scuole dell’Infanzia, le alunne e gli alunni delle nostre Scuole Primarie e le studentesse e gli studenti delle nostre Scuole Secondarie di primo grado hanno affrontato il tema del conflitto tra Russia e Ucraina. 

Partendo da letture, poesie, citazioni, ascolto di brani musicali sulla pace e contro la guerra, hanno “navigato” alla ricerca di materiale da produrre e realizzare per gridare forte il loro NO ad ogni azione contraria alla Pace e far volare alta, con la loro variegata testimonianza, la colomba bianca della PACE.

Queste sono alcune delle attività che hanno svolto…